Il Brunello e gli gnocchi con Guancialetto di Pata Negra

Gnocchi con sugo di Guancialetto di Pata Negra

Note di vino e di cibo.
Parliamo del Brunello di Montalcino, in particolare del Brunello di Lisini, e dei piatti che ci apprestiamo ad abbinarci, gnocchi di patate con sugo di guancialetto iberico.
Iniziamo con il Brunello:
Il Brunello di Montalcino è considerato, giustamente, come una delle massime espressioni del panorama vitivinicolo italiano.
Il Brunello si ottiene dalla vinificazione delle uve di Sangiovese Grosso, varietà di Sangiovese (Sangioveto) che si distingue per il maggiore spessore della sua buccia, nella quale sono contenute molte delle componenti che lo caratterizzano.
Il disciplinare prevede che non possa essere messo in commercio 5 anni prima dall’anno successivo a quello della vendemmia, durante i quali riposa in grandi botti, minimo 5 hl, così che i suoi robusti tannini possano ammorbidirsi e i suoi aromi affinarsi al punto giusto.
Oggi beviamo Il Brunello di Montalcino 2001 dell’Azienda Agraria Lisini:
Ecco come il grande Luigi Veronelli lo descrisse nel suo libro “Vini nel Mondo”:
“Rosso rubino carico che si affina con gli anni in aranciato brillante. profumo bouquet lievemente etereo di straordinaria eleganza con sentori goudron, sottobosco, tabacco, viola e vaniglia; sapore asciutto, ma allo stesso tempo morbido pieno ed armonico, nerbo saldo e viperino, stoffa consistente ed aristocratica; piena razza.
Gradazione alcolica 13-13,5°
Acidità totale 6-7,5 per mille”
Io aggiungo note di prugna essiccata e di cacao.
Andiamo al primo:
Gnocchi di patate con sugo di
Il guancialetto iberico.
È la parte di guancia vicino al collo del maiale iberico Pata Negra, il maiale da cui si produce il prosciutto più famoso e pregiato al mondo, il Jamon Serrano de Bellota.

Cerdo Iberico Pata Negra
Cerdo Iberico Pata Negra

Il maiale Nero iberico, vive allo stato brado, in particolari zone della Spagna (sono 5) ricche di boschi di quercia da ghianda (bellota). Per garantire la corretta dose di ghiande ogni ettaro di bosco è destinato al massimo a 2 maiali, i quali nel periodo della Montanera, da ottobre a febbraio ingrassano nutrendosi esclusivamente di ghiande.
Le ghiande sono ricche di acido oleico (55%) lo stesso contenuto nell’olio di oliva. Questo acido lo ritroviamo così nel grasso del maiale che pertanto assume più le caratteristiche di un grasso vegetale, ricco di colesterolo buono.
Il sugo con il guancialetto risulta molto succulento e con una discreta tendenza dolce, che viene riequilibrata da una spolverata di Fiore Sardo DOP.

Fiore Sardo DOP
Fiore Sardo DOP

L’abbinamento con il vino è sublime, perfettamente bilanciato, un boccone chiama un sorso di Brunello e viceversa.
I sapori e gli aromi si esaltano a vicenda, anche perché il vino ripulisce perfettamente la bocca e la prepara per il successivo assaggio.
Le parole non sono lo strumento più adatto per descrive quest’abbinamento, va semplicemente provato!
È rimasto un goccio di vino, lo degustiamo con un dolce al cioccolato con crema alla vaniglia e marmellata di amarene.
Non lo commento nemmeno!! Un vino così è infinito! O quasi, visto che purtroppo non ce n’è più.
Ma c’è rimasta ancora la voglia di provare (colpa del Brunello!) una cosa:
Un tortino ai 3 cioccolati, e ci accostiamo il Barolo Chinato di Borgogno (Langhe),

Barolo Chinato Borgogno
Barolo Chinato Borgogno

un vino fatto con uve Nebbiolo, ma aromatizzato con 37 erbe, tra cui ovviamente la China nelle tre classiche varietà: Calisaya, Soccimano, Succirubra.
Perfetto!!

Oggi siamo stati fortunati, abbiamo fatto degli abbinamenti INCREDIBILI!
Ciao alla prossima.
Raniero

 

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