Un viaggio a Bordeaux – la serata

Un viaggio a Bordeaux.

E passata una manciata di giorni, il tempo necessario per riorganizzare le idee e trovare le parole giuste per ringraziare tutti gli amici che sono voluti essere presenti, e anche per chi avrebbe voluto ma non ha potuto.

Una serata pensata con Matteo, che ha scelto i millesimi di quello stupendo Petit Chateau che è Tour Haut Caussan e ha stilato la line up.

Il menù, a base di piuma come Bordeaux reclama, era stato definito per la serata del 14 marzo, annullata causa covid, ma vista la diversa stagione ha subito degli aggiustamenti, in particolare sul primo che ha visto la variante dei Plin all’anatra serviti con brodo di ciliege, e sul dolce che dalla biscotteria secca è passato ad un gelato.

Ma il cambio di stagione ci ha anche aiutato permettendoci di organizzarla nella zona all’aperto, e ci ha regalato la temperatura perfetta.

Il resto lo hanno fatto gli amici che hanno partecipato, che sono arrivati dalle zone più disparate, Roma, Avellino, Terni, Spoleto, Rieti, Fiano Romano, oltre a Cesena la città di Matteo.

Per questo li ringrazio di cuore, perché è stato un impegno, ed è per questo che anche noi del Tiranno ce l’abbiamo messa tutta, perché questa fiducia andava ripagata.

La serata è corsa via liscia e tranquilla.
Siamo partiri con un tiramisù di cappone e il 1989.
Un gioco di pan briosche mousse di zabaione e mascarpone, pepe, fave di cacao e cappone sfilettato CBT.
1989 Eleganza
Il 1989, come il 1970, il 1979 e il 1995, si conferma un millesimo femminile 👒, in cui Mamma Merlot indossa l’abito da sera e ti avvolge in un suadente abbraccio floreale 💐, una passeggiata al chiaro di luna 🌔 tra le rose, le viole e le ciliegie 🥀🌺🍒, con lo sguardo costantemente rivolto a Margaux e all’Haut-Medoc.

I Plin all’anatra in brodo di ciliege e il 1986.
1986 Oceano.
Come a Pauillac, anche nell’Alto Medoc il 1986 ti porta ad esplorare gli abissi del finitimo Atlantico, oceano e frutto 🌊🍒

Il 1990 e poi poi il 1988 per un fagiano farcito con mousse di cardoncelli CBT accompagnato da una salsa di aglio nero di Voghera e dei friarielli ripassati.
1990 Classico – L’aristocratico 1990 🎩, come il 1996, esprime il lato classico del Terroir del Medoc, una passeggiata a cavallo nel bosco di cedri di Saint Julien 🍋🐴, laddove domina l’austerità di un Papà Cab in doppiopetto.
1988 Tracciante – Il 1988 si conferma il millesimo tracciante del decennio ‘80, un millesimo vivo e vibrante, teso come una corda di violino 🎻, la quintessenza del Terroir del Medoc. Il 1988 è l’antitesi del largo e sbrasone 1982, sempre seduto sul frutto e osannato da Parker proprio perché ricorda la sua amata Napa(lm) Valley: bombe di frutta sotto spirito. Il 1988 conferma che se a Bordeaux vuoi volare, non devi surmaturare.

Comtè de Mons e salame d’ oca ad accompagnare sua maestà il 1975.
1975 Highlander – Il millesimo Highlander di Bordeaux🛡🗡, un guerriero che cavalca e cavalcherà ancora per tanto tempo sul bagnasciuga dell’Oceano Atlantico, l’oceano del 1986🌊, la tensione del 1988🎻, la severità del 1990 🎩 e l’equilibrio del 1989 👒.

Arriavando al dolce abbiamo abbandonato Tour Haut Caussan e il suo Medoc, e ci siamo diretti a sud di Bordeaux a Sauternes, la zona dei grandissimi vini bianchi dolci.

Un gelato al timo su una crema lenta di albicocche si è esaltato con un Rieussec’ 86, il piacere finale.

Line up eccellente con un abbinamento che a giudizio dei partecipanti è risultato particolarmente centrato ma anche molto gradito, con giudizi lusinghieri, ma anche critiche costruttive e consigli

Volevamo farvi stare bene, volevamo una serata che rimanesse impressa nella vostra memoria, e speriamo di esserci riusciti.

Ringrazio Matteo per aver partecipato con tutto il suo entusiasmo e per aver scritto le note sui vini che ho integrato in questo post, e ringrazio tutti voi che avete reso possibile la serata,

Alla prossima!!

Un ringraziamento anche al grande Chef Enrico Pezzotti, che mi ha sopportato e supportato con i suoi preziosi suggerimenti.

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